mercoledì 11 novembre 2009

Cosa fare subito

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Recentemente ho attivato sul social network Facebook un gruppo che, con gli stessi intenti di questo Blog, coltivi, alimenti e discuta sulla possibilità di inserire i riti settennali di penitenza nel patrimonio immateriale dell’Unesco. Mi sono deciso a farlo, dopo averci molto riflettuto, per coinvolgere i giovani, le nuove generazione, utilizzando il loro linguaggio, ed entrando nel loro mondo e in quello più complesso e ampio del social network. Questo gruppo non deve essere come gli altri, c’è bisogno di partecipazione, c’è bisogno di discussione, c’è bisogno di condivisione.

Programmi di educazione, sensibilizzazione e informazione destinati al pubblico in generale e in particolare ai giovani … e ancora … creare centri di documentazione per il patrimonio culturale immateriale e facilitare l’accesso agli stessi… queste indicazioni, tra le altre, sono inserite nella Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale conclusa a Parigi il 17 ottobre 2003

Secondo quanto previsto dalla Convenzione I riti settennali di penitenza devono, da subito, avere uno spazio per la documentazione e archiviazione di tutto quanto concerne la manifestazione: foto, documenti, testi, attrezzature…

Ecco il primo obiettivo: creare un centro di documentazione per i Riti settennali di penitenza come fosse già per noi patrimonio culturale immateriale.

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