mercoledì 26 agosto 2009

Il ritorno alla proposta iniziale

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Dove risiede il patrimonio immateriale è necessario sensibilizzare la comunità, le istituzioni, le associazioni affinché si facciano promotori d’iniziative e progetti anche spontanei. E’ questa la semplice ‘mission’ di questo blog e, in generale, del progetto www.ritisettennali.info nato nel 2006.
Nel dibattito spesso è emerso il timore che culture locali, come la nostra, siano stravolte dal contatto con istituzioni come l’Unesco, ma nel dire questo si fa credere che la nostra cultura e la nostra storia siano fatte da uomini ancorati al passato che non vivono nel presente. Parlare, discutere, partecipare per proporre la propria identità, non stando dietro le quinte, ma confrontandosi. Manifestare e ribadire che siamo e saremo noi, come comunità, a gestire la nostra cultura e non altri in nome nostro. 
I riti, come abbiamo detto più volte, potrebbero conoscere, in futuro, momenti critici dovuti, tra l’altro, all’ovvio logoramento determinato dal mondo dei consumi di massa, ma anche alla caduta d’interesse locale e alla mancanza di risorse finalizzate. Questi sono i nodi su cui lavorare.
Allora ritorniamo da dove siamo partiti. La candidatura di un elemento culturale, nel nostro caso dei Riti settennali, nella Lista Rappresentativa costituisce l’ultimo atto di una procedura molto lunga e complessa, il cui primo passo è nelle mani delle Amministrazioni Locali, dei Comitati rionali, delle Associazioni, della Comunità tutta e dei singoli individui che possono e vogliono proporre  la candidatura di un elemento presente nel proprio territorio. Costituiamo, senza indugi, un ‘organismo’, una ‘fondazione’ chiamiamola come vogliamo … con il solo compito  di avviare, promuovere e seguire nei prossimi anni unicamente  la candidatura dei riti settennali nel patrimonio immateriale dell’ umanità dell’UNESCO. Ne potranno far parte, per esempio, il rappresentante della comunità civile (il sindaco), il rappresentante della comunità religiosa (il parroco) , un rappresentante dei comitati rionali (il decano), studiosi di varie discipline, un giornalista con il compito di promuovere iniziative, dibattiti, scritti… e tutti coloro che, a vario titolo, riterranno di contribuire alla tutela e alla salvaguardia dei ‘Riti settennali di penitenza in onore dell’ Assunta’ di Guardia Sanframondi.

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